La Light Art è una forma di arte visiva in cui il mezzo di espressione è la luce. La Light Art vede i suoi esordi all’incirca attorno alla metà del XX secolo. Si afferma come forma d’arte mediante le opere di Dan Flavin e James Turrell. La Light Art si distacca dall’arte concettuale e dal minimalismo per divenire una forma d’arte autonoma e ben definita nei decenni successivi grazie agli interventi sempre maggiori ad opera di grandi artisti. Oggi la Light Art vanta una serie di artisti che operano con grande qualità e meticolosità nel creare installazioni di grande impatto visivo. L’artista e videodesigner Stefano Fake è uno dei maggiori esponenti italiani della corrente contemporanea di artisti che lavorano con la luce e il video come mezzo di espressione primario.
Negli A.N.S. (Ambienti di nuova sensibilità, 2002) Stefano Fake riprende il lavoro sviluppato nelle scenografie teatrali del suo grande maestro Giancarlo Cauteruccio – uno dei maggiori registi multimediali italiani – e lo riporta in una dimensione più intima e personale, all’interno di piccole stanze vuote, sostituendo il laser con piccoli videoproiettori che emettono luce e sono controllati digitalmente. La visione della luce diventa non più un momento di spettacolare azione urbana e teatrale, ma un momento di intima riflessione fra lo spettatore e la fonte luminosa.
Il nome Ambienti di Nuova Sensibilità (Limonaia di Villa Strozzi, Firenze, 2002) deriva dalla convinzione dell’artista che il pubblico può lasciarsi trasportare dall’esperienza che l’opera produce solo se disposto ad attivare una Nuova Sensibilità emotiva. Un rapporto privato e totalmente sospeso con la materia luce.