IL FORMAT “IMMERSIVE ART EXPERIENCE”: NASCITA ED EVOLUZIONE
Il 16 marzo 2016 con “Caravaggio Experience” al Palazzo delle Esposizioni di Roma nascevano ufficialmente le mostre multimediali itineranti chiamate “experience”. Non che non esistessero prima delle “mostre multimediali su pittori del passato”: da oltre un decennio il regista Peter Greenaway reinterpretava i classici nelle sue installazioni multimediali e dentro alle cave di Les Baux-de-Provence (Cathedrale d’Images) il fotografo Plecy aveva ideato spettacoli con diapositive proietta su grandi pareti naturali. Anche la prima mostra itinerante a pagamento era stata ideata nel 2010 da un gruppo australiano e si chiamava “Van Gogh Alive”.
Ma è con Caravaggio Experience al Palazzo delle Esposizioni di Roma e poi Klimt Experience alla chiesa di Santo Stefano al Ponte di Firenze, che nascono le “immersive art experiences” contemporanee, con un format pensato per essere itinerante e modulare, con proiezioni che coprivano interamente pareti e pavimento, e con uno stile che univa motion graphic e proiezioni di pitture. Dopo il successo mediatico e di pubblico di queste due opere multimediali (da allora definite a livello globale “experience”), entrambe ideate e dirette da Stefano Fake (THE FAKE FACTORY), il format è esploso nel mondo e moltissime case di produzione si sono organizzate per mettere in scena le opere del passato, reinterpretandole con linguaggi e tecnologie contemporanee. Oggi il format delle immersive art experiences è ormai consolidato e in molte città del mondo stanno nascendo centri permanenti dedicati a questo tipo di esperienze multimediali. La cosa curiosa è che sono tutti italiani gli autori che hanno creato e rivoluzionato il format in quest’ultimo decennio: –Gianfranco Iannuzzi, veneziano che vive a Parigi e autore insieme a Gatto di molti lavori prima per la Cattedrale dell’Immagine e poi per il gruppo Culture Spaces/Atelier des Lumieres. –Stefano Fake, lombardo con studio a Firenze che ha all’attivo oltre 20 opere immersive di successo mondiale –Massimiliano Siccardi, romano che ha esportato il format negli Stati Uniti nel 2020 con risultati straordinari.
Oggi le immersive art experiences continuano ad attirare e ad avvicinare all’arte milioni di persone in tutto il mondo e stanno contribuendo al processo di democratizzazione della conoscenza e della bellezza.
Dopo il grande successo a Lipsia, Madrid, Berlino, Lione e Buenos Aires arriva per la prima volta in #Italia l’imperdibile mostra antologica che presenta 27 studi di #artedigitale, le cui opere sono state commissionate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per valorizzare nel mondo la creatività italiana applicata al #videomapping, alla #lightart e alla #immersiveart. Cuore dell’esposizione la grande #immersiveroom con 70 minuti di immersione digitale.
Un’occasione unica per scoprire i protagonisti italiani di queste nuove forme d’espressione artistica.
Antica Proietteria (Reggio Emilia) Antaless Visual Design (Palermo) Apparati Effimeri (Bologna) AreaOdeon (Monza) Delumen (Modena) FLxER (Roma) Full Frames (Montecatini) High Files Visuals (Torino) Immersive Media Studio (Siena/Milano) Kanaka Studio (Avellino) Karmachina (Milano) Leandro Summo (Bari) Luca Agnani Studio (Macerata) mammasONica (Catania) Michele Pusceddu (Cagliari) MONOGRID (Firenze) Mou Factory (Cremona) Odd Agency (Palermo) OLO Creative Farm (Como) OOOPStudio (Reggio Emilia) Plasmedia (Lecce/Foligno) Pixel Shapes (Ragusa) Proforma Video Design (Livorno) Sinapsi Videomapping Lab (Genova) Rorschach Visual Project (Piacenza) THE FAKE FACTORY (Firenze/Milano) WOA Creative Company (Milano)
Foto di @LucaMarenda e @LorenzoBasadonnaScarpa.
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Italian Digital Art Experience enhances and promotes the Italian excellence operating in the digital art sector through the organization of shows, exhibitions and performances or participation in international sector events. The project is promoted by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation in collaboration with the Embassies, the Italian Cultural Institutes and ICE, the Agency for Promotion Abroad.
The organization and promotion are handled by Bright Festival with the artistic direction of Stefano Fake.
MEET CENTER MILANO >>> ITALIAN DIGITAL ART EXPERIENCE Dopo il grande successo a Lipsia, Madrid, Berlino, Lione e Buenos Aires arriva per la prima volta in #Italia l’imperdibile mostra antologica che presenta 27 studi di arte digitale, commissionati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per valorizzare nel mondo la creatività italiana applicata al #videomapping, alla #lightart e alla #immersiveart. Un’occasione unica per scoprire i protagonisti italiani di queste nuove forme d’espressione artistica.
Cuore dell’esposizione la grande #immersiveroom con 70 minuti di immersione digitale ad opera di: Antica Proietteria (Reggio Emilia) Antaless Visual Design (Palermo) Apparati Effimeri (Bologna) Delumen (Modena) FLxER (Roma) Full Frames (Montecatini) High Files Visuals (Torino) Kanaka Studio (Avellino) Karmachina (Milano) Leandro Summo (Bari) Luca Agnani Studio (Macerata) mammasONica (Catania) Michele Pusceddu (Cagliari) MONOGRID (Firenze) Mou Factory (Cremona) OLO Creative Farm (Como) OOOPStudio (Reggio Emilia) Plasmedia (Lecce/Foligno) Pixel Shapes (Ragusa) THE FAKE FACTORY (Firenze/Milano) WOA Creative Company (Milano)
Foto di @LucaMarenda e @LorenzoBasadonnaScarpa.
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Farnesina Digital Art Experience enhances and promotes the Italian excellence operating in the digital art sector through the organization of shows, exhibitions and performances or participation in international sector events. The project is promoted by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation in collaboration with the Embassies, the Italian Cultural Institutes and ICE, the Agency for Promotion Abroad.
The organization and promotion are handled by Bright Festival with the artistic direction of Stefano Fake.