E’ certamente da considerare un evento ambizioso” – dichiara Strinati – “e che viene proprio a dimostrare l’alta vocazione didattica del Palazzo delle Esposizioni i cui spazi sono stati da sempre destinati ad esercitare anche una funzione educativa.”
“Molte di queste opere sono a Roma – continua Strinati – ecco che allora Caravaggio Experience può in un certo senso rappresentare un viatico ed una guida interessante per avere dei suggerimenti su come guardare i capolavori di Caravaggio, in modo più profondo e dettagliato, un esercizio che ci aiuta a comprenderle meglio, ed alcune delle opere riprodotte alla mostra sono proprio custodite in diverse chiese della capitale come ad esempio Il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’Angelo e la Vocazione di San Matteo a San Luigi dei Francesi, La Madonna di Loreto alla basilica di Sant’Agostino, La Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro a Santa Maria del Popolo.”
Stefano Fomasi in arte Fake, video artista e film maker fondatore della The Fake Factory ci parla dell’arte immersiva, una forma d’arte che utilizza tecnologie digitali, video proiezioni, musiche e suoni ed insieme all’esperienza visiva e auditiva, il visitatore potrà vivere anche un’esperienza olfattiva, con le fragranze selezionate appositamente dai maestri profumieri dell’Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella, per coinvolgere ed immergere lo spettatore in un’esperienza pienamente emozionale.
“L’istallazione – dichiara – si avvale del sistema di multi proiezione Infinity Dimension Technology®, tecnologia digitale di altissimo livello che unisce immagini e suoni, in questo modo Caravaggio Experience porta il visitatore a vivere un’esperienza unica sul piano sensoriale attraverso un incontro ravvicinato con Caravaggio, allontanandosi volutamente da qualsiasi intento di revisione scientifica.”
“L’iniziativa – continua Fake – nasce con l’obiettivo di dare la possibilità di osservare e conoscere in modo nuovo le sue opere tramite un flusso di emozioni frutto del puro godimento dell’opera e attraverso proiezioni e ingrandimenti di altissima qualità ed uno dei tratti distintivi dell’arte di Caravaggio, d’altra parte, è il suo costante tentativo di abbattere la barriera tra spazio dipinto e spazio reale per ottenere il massimo coinvolgimento dello spettatore, coerentemente con la sua opera, la video-installazione immersiva che mettiamo in scena tende ad abbattere questa barriera fra dipinto e pubblico, per far entrare lo spettatore letteralmente dentro lo spazio creato dall’artista.”
“Per amplificare l’immersività dell’esperienza – conclude – utilizziamo tecniche di animazione grafica e cinematografica che invitano il pubblico a tuffarsi emotivamente nella pura visione.”
Sono cinquantasette i capolavori dell’artista che scorreranno nell’arco di cinquanta minuti riprodotti attraverso l’uso di trentatré proiettori Canon Xeed in Alta Definizione con risoluzione superiore al Full HD (1920×1200). Il sistema di pannelli a cristalli liquidi LCOS è stato in grado di elaborare immagini nitide e cristalline consentendo la visibilità anche di infinitesimi particolari. L’uso della combinazione di tecnologie trasmissive e riflessive di tale portata rende il progetto un unicum anche nel panorama delle realizzazioni di videoinstallazioni immersive.
Le musiche originali di Stefano Saletti, ispirate dalla luce delle opere, faranno da cornice e contribuiranno ancor più ad accorciare le distanze con l’opera e ad approfondire la conoscenza del linguaggio dell’artista. Come lui stesso ci ha detto “corde, percussioni, archi, ance e distorsioni, sono gli strumenti che danno vita a suoni di ambiente che diventano parte del racconto, con l’intenzione di dare un suono alla luce proveniente dalle immagini.”
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